Perché è utile conoscere il concetto di “sistemica”?
C'è un riferimento attualissimo che spiega bene la nozione di sistema e il contagio tra sistemi diversi. Lo colgo dalla lettura del saggio "Perché non eravamo pronti" di David Quammen, che presenta una lucida analisi di ciò che stiamo vivendo. L'attuale pandemia prodotta dai virus zoonotici, quei virus che passano dagli animali agli uomini, mettendo in comunicazione due diversi sistemi, entrambi però contenuti in un sistema più grande: l'ambiente vitale.
Quali sono le caratteristiche di questi patogeni speciali? L'autore, divulgatore scientifico e reporter per National Geographic, li descrive come: imprevedibili, dannosi, trasmissibili, difficili da trattare, che non si spengono (semmai, si riattivano) e possono essere solo fermati (eventualmente contenuti).
Di fronte a questi ospiti, come tra l'altro lo siamo tutti su questa terra, come ci siamo comportati? Stiamo affrontando questa situazione drammatica come una comunità di donne e uomini, capace di funzionare come una Mente, consapevole della struttura sistemica della vita? Ciascuno è responsabile dell'analisi e delle risposte che dà secondo la sua visione.
Da quanto, però, rileva Quammen, si è affrontato l'evento e si sono date via via risposte alla situazione in base a tre convinzioni errate, poi diffuse a livello mondiale, gravide di conseguenze: l'epidemia aveva avuto inizio nel mercato del pesce di Huanan, che notoriamente vendeva molto più del pesce; il virus non era pericoloso; e, per finire, non si trasmetteva da uomo a uomo.
A cosa sono dovuti questi errori e quelli che ne sono scaturiti come effetto domino? Per chi ragiona in termini di relazioni sistemiche, la risposta che troviamo in questo saggio è: l'assenza del "rilevatore di fumo". Fuor di metafora, è un disturbo da deficit di attenzione su scala globale e una mancanza di immaginazione.
Osservare e immaginare...un vasto programma per il 2021!
Buona lettura!
D. Quammen, Perché non eravamo pronti, Adelphi, Milano 2020.