FAQ


Il counselor è uno psicologo?

Assolutamente no. Non è un intervento psicoterapeutico. Il counselor non tratta e non cura disturbi o patologie, perché di fronte a sé non ha un paziente, ma un cliente che richiede un intervento specifico e professionale per risolvere la sua momentanea difficoltà.


Perché rivolgersi a un counselor?

Per fronteggiare e risolvere un'ampia gamma di situazioni che creano disagio, difficoltà e sofferenza o che richiedono un ascolto professionalmente qualificato per affrontare scelte difficili e assumere decisioni libere e responsabili.


Su quali valori si fonda la pratica professionale del counseling?

Su una visione positiva dell'uomo e della donna - che porta ad avere fiducia nelle risorse personali di ciascuno - in grado di trasformare qualsiasi situazione verso un miglioramento delle condizioni di vita attuali e il raggiungimento di un equilibrio nuovamente sostenibile.


Quanto dura il percorso di counseling?

Ha una durata determinata anche se flessibile. In media un percorso di counseling dura 6-8 incontri come massimo. 


Quanto dura ciascun colloquio?

La durata è variabile a seconda che sia un colloquio individuale (45 min), un colloquio di coppia (un'ora e un quarto), o di gruppo (due ore).


Come mettersi in contatto con un counselor?

Il primo incontro-colloquio è abitualmente preceduto da un contatto telefonico o email.

Al primo appuntamento il counselor accoglie il cliente, chiarisce le sue competenze e ascolta la richiesta iniziale del cliente. Viene richiesto un "consenso informato e del trattamento dei dati sensibili".

Negli incontri successivi, il cliente inizia il racconto della situazione che sta vivendo e insieme al counselor verranno individuate alcune "piste esplorative" per poter definire un obiettivo specifico.

Si affronteranno timori e aspettative, procedendo a una valutazione dei diversi scenari che consentano un'autodeterminazione libera e responsabile.

Ciascun colloquio prevede un momento conclusivo che permette di conservare traccia dei progressi fatti e di aumentare la consapevolezza del cliente in vista di una risoluzione positiva delle difficoltà incontrate.


Come si svolge il colloquio di counseling?

Il cliente si presenta al primo appuntamento con una richiesta inziale, approfondendo durante gli incontri successivi la sua domanda per costruire una strategia dopo aver individuato il suo obiettivo finale.

Il counselor attraverso l'ascolto, le domande, la restituzione e i commenti: esplora, amplia, riordina, (ri)descrive e contribuisce a (ri)dare senso al materiale e ai comportamenti del cliente (ciò dice e fa), in vista di una decisione presa con la giusta consapevolezza.

Grazie a questa collaborazione, il cliente ha una più estesa percezione della sua attuale situazione, riattiva le sue migliori risorse, riprende fiducia e lucidità, e ristabilisce un nuovo e più sostenibile equilibrio, per sé e con gli altri.


Ho sentito parlare di "invio", che cos'è?

Rappresenta il dovere etico e deontologico del counselor di circoscrivere il proprio intervento. Dall'ascolto della situazione di difficoltà vissuta dal cliente, il counselor deve dichiarare l'eventuale incompetenza professionale nel trattare la richiesta-domanda del cliente. Gli strumenti, la tecnica e la metodologia del counseling non possono rispondere in modo efficace ed efficiente a tutte le situazioni di disagio del cliente; allo stesso tempo, il counselor non si sottrae ad un accompagnamento attivo del cliente verso altre figure professionali (es. psicologo, assistente sociale, ...) che possano aiutarlo. 


© 2020 Edoardo Gianmaria Formigoni, Professional Counselor
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